In epoca di pandemie un organismo altamente virulento è ormai diffuso nel mondo intero: il virus del razzismo. Grazie alla facilità di trasmissione da uomo a uomo e da società in società, di decennio in decennio, in mancanza d’immunizzazione specifica il virus ha travolto i legami sociali, esercitato violenze umilianti e sopraffazioni degradanti, limitato le opportunità e i diritti di milioni di persone, generato disuguaglianze e prodotto discriminazioni.
Dopo il superamento dei test clinici possiamo ormai contare su Razzfast il farmaco di nuova generazione che cura il razzismo in tutte le sue varianti e finalmente, a fine gennaio, è stata inaugurata la campagna vaccinale sull’intera popolazione.
IN QUESTA PUNTATA: le voci raccolte dalla strada sui fantastici cambiamenti nella vita quotidiana sulle incredibili conseguenze della vaccinazione in corso.
Il progetto, che coinvolge anche l’Associazione Luisa Berardi e O.d.v. Associazione Comitato Quartieri case popolari Calvairate-Molise-Ponti, punta ad attivare direttamente i residenti, soprattutto donne e giovani, nell’organizzazione e implementazione delle iniziative antidiscriminatorie.