GLI SPETTACOLI

Dal 6 al 10 giugno
Ore 22 @ Madama Hostel
Via Benaco 1, Milano
(CIT.) Ciacci’s Infinite Talk
di e con Alessandro Ciacci
PRENOTA

8 giugno 2023
Ore 20 @ Larg__o Bar
Via Augusto Anfossi, 44 Milano
Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto
Di e con Filippo Capobianco
Se guardando negli occhi mia madre
non avessi paura di restare
intrappolato come dentro a uno specchio
guarderei più spesso mia madre negli
occhi e lei avrebbe meno paura di
invecchiare
Moscerino da grande vuole fare l’attore, vive in una casa piena di specchi e ha per amica la sua biblioteca, Biblì, che ogni giorno sa trovargli nuove parole con cui giocare. Tutto bene, no? No. Moscerino non sa parlare alla sua mamma e non c’è verso che la sua mamma, un notaio importante e sempre indaffarato, parli con lui.
Il desiderio di comunicare, in ogni modo e con ogni mezzo, lo accompagna negli anni, di storia in storia, tra Achei e nutrie, musica e matematica, cosmologi che si innamorano di terrapiattiste e terribili commissioni d’esame a cui affidare il proprio futuro.
La guida in questo strampalato viaggio di formazione è una sola: la poesia, che è anche l’ultima chiave per rompere lo specchio e permettere alla mamma e a Moscerino di guardarsi finalmente negli occhi.
“Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto” è un testo che combina gli elementi caratteristici di slam poetry, teatro canzone e stand-up comedy per raccontare con delicatezza e ironia la ricerca di senso delle nuove generazioni.
Filippo Capobianco, classe 1998, è performer, autore e studente di fisica teorica. Il suo percorso di formazione artistica spazia dal teatro di prosa al cantautorato, dalla poesia orale all’improvvisazione teatrale.
Nel 2019 si avvicina al mondo della poesia performativa, arrivando a vincere nel settembre 2022 i campionati nazionali di Poetry Slam della LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) e qualificandosi al secondo posto ai campionati europei della WPSO (World Poetry Slam Organization). Nell’ottobre 2023, rappresenterà l’Italia ai campionati mondiali di Poetry Slam di Rio de Janeiro.
PRENOTA

9 giugno 2023
Ore 20 @ Mercato agricolo di Porta Romana
Via Friuli 10/A, Milano
Otello pop tragedy
di Mario Gonzalez e Carlo Decio
con Carlo Decio
12 personaggi shakespeariani, uomini e donne, interpretati da un unico attore, Carlo Decio. La direzione fresca e geniale del maestro di teatro e maschera Mario Gonzalez rende lo spettacolo fluido, godibile ed intenso. Utilizzando le tecniche di narrazione, del lavoro sul personaggio e del mimo, Decio dipinge spazi e personaggi epici. Lo spettacolo si presenta diverso ogni sera, trasformandosi in base al luogo e al pubblico, come ai tempi della commedia dell’arte. Si inizia con l’arte della commedia e si finisce nella profonda tragedia.
Spassoso e tragico, commovente e diretto, a tratti ruvido; si applaude volentieri all’ironia fresca e un po’ amara di uno spettacolo che vuole sviscerare le passioni e gli istinti più profondi della natura umana. Si affrontano, con intelligente leggerezza, tematiche senza tempo: invidia, razzismo, sopraffazione, gelosia, desiderio di giustizia, violenza di genere e inganno.
PRENOTA

11 giugno 2023
Ore 11 @ Case Popolari di via del Turchino
Via del Turchino 20-22, Milano
Più su di quaggiù
Con Andrea Robbiano – Musiche dal vivo di Lorenzo Marcenaro Produzione Naif Teatro
Più su di quaggiù racconta la storia del Teatro, ovvero la storia dell’Uomo. Un attore e un pianista accompagnano insieme il pubblico in un immaginario inizio della società, durante la primissima divisione di ruoli e mestieri: tra allevatori, cacciatori e produttori come nasce l’arte? Dove trova il suo spazio?
Più su di quaggiù racconta una ripartenza, un passo indietro, un tentativo di rinuncia alle sovrastrutture per aggrapparsi con onestà all’indispensabile del teatro: il contatto tra l’attore e il pubblico. Come in un rito intorno al fuoco, gli spettatori riguadagnano il ruolo di protagonisti, chiamati a partecipare per condividere la propria quotidianità, dai sogni più strampalati agli ultimi post letti su Facebook per passare il tempo. Tale quotidianità è resa straordinaria dalle improvvisazioni voce, corpo e musica dei due artisti in scena.
Stand up, dramma, commedia, teatro canzone: gli stili si mescolano per dar vita ad una pièce surreale – nel vero senso del termine, pura realtà al di fuori di ogni controllo della ragione e del giudizio – e completamente nuova ad ogni replica, che restituisce però sempre la stessa riflessione disperata: possiamo e dobbiamo essere noi, ogni giorno, senza bisogno di montaggio o effetti speciali, il più grande spettacolo della nostra vita.