Rkomi – Taxi driver
Ogni quartiere ha i suoi poeti contemporanei, Calvairate ha sicuramente Rkomi. Il 30 aprile è uscito il suo nuovo album, Taxi Driver, un viaggio fuori dal quartiere, una corsa nella profondità di sé stessi, per capirsi per conoscersi, un percorso verso gli altri, verso quello che è ancora inesplorato dentro e fuori il mondo di Mirko.
Un album di duetti, annunciato dall’intro, ed è così che saliamo sul sedile posteriore del taxi con Rkomi nelle vesti di un Virgilio al volante “ Accompagno le persone nei loro pensieri così tante volte durante la settimana, tanto da farmi coinvolgere, immedesimare, e non vi nego che la cosa mi piace. Io ho sempre sentito il bisogno di avere uno scopo nella vita. Non credo che uno possa dedicarsi solo a sé stesso, al proprio benessere. Secondo me, uno deve cercare di avvicinarsi alle altre persone”. Ogni ospite dell’album diventa uno stimolo per il nostro tassista per scavare più a fondo nella sua anima, nel frattempo, noi passeggeri ci rivediamo, ci rispecchiamo e facciamo un viaggio insieme all’artista, scendiamo anche noi dentro noi stessi, ci immedesimiamo nelle parole e nei pensieri.
E allora via, allacciate le cinture, si parte, armati di “Cuori troppo grandi per poter stare lontani”, verso nuove lune e nuove albe, verso il mare per poi finire la notte ad ascoltare la propria coscienza, a rigirarsi nel letto, perché puoi scappare ovunque ma nessuno scappa da se stesso e l’inferno non è un luogo immaginario ma è un luogo che va attraversato per poi tornare alla luce, per essere più forti e più consapevoli.
La poesia e le parole ci permettono di vivere la musica in modo ancora più vivido perché per citare sempre l’album “La poesia si fa nei letti, nelle strade, coi coltelli. La poesia non sa di essere o dipendere dal resto. Un frutto casca tra i piedi, il cielo si mischia all’oceano. La gravità è come l’amore, se ne frega di te”.
Si parte dalle strade del quartiere, dalle case popolari per andare nel mondo, per vivere la vita in modo intenso e consapevole e lo spettacolo più bello di questo disco è proprio questo, quello di un ragazzo, Mirko, che non è più un ragazzo ma è diventato un uomo.
Grazie Rkomi, noi siamo fieri e felici che il tuo viaggio sia partito da Calva.
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